Central cee e gli street rapper
CENTRAL CEE e gli street rapper
In questo momento possiamo dire che Central Cee sia uno dei rapper che è sulla bocca di tutti perché si sta facendo strada in mezzo alla scena inglese (ma non solo).
Central Cee nasce nel 1998 a Shepherd’s Bush, un quartiere londinese, e ha origini guyanesi con discendenza cinese. Cresce con la figura paterna e da lui prese anche la passione per la musica; infatti il padre comincia, già in giovane età, a fargli ascoltare la musica hip hop e reggae, facendolo entrare nel mondo della musica.
Cominciò effettivamente a cantare nel 2012, creando canzoni rap a soli 14 anni, ma solo nel 2019 comincia a farsi notare scegliendo una strada e un approccio diverso della sua musica: l’uk drill. Quest’ultima a quel tempo, a Londra, cominciava a diventare popolare; nel 2020, quindi, pubblica “Day in the life”, mentre nel 2021 esce con un nuovo singolo chiamato “Commitment issues”, che lo porta poi ad arrivare nono nella classifica “singls chart”. Negli ultimi due anni collabora con cantanti del calibro di “Rondo da sosa” e altri rapper europei, che lo portano ad alzare il suo livello di popolarità. Infine, nel 2022, pubblica il suo album chiamato “23”, che spopola non solo nella scienza inglese ma anche in quella italiana, portando gli ascolti a cifre notevoli.
IL GENERE “DRILL” E GLI STREET RAPPER
Ormai Central Cee sta rivoluzionando la scena “drill”, un genere che in questo momento sta esplodendo non solo in Inghilterra, ma anche in tutte le parti del mondo. Infatti, il rapper è un punto di riferimento per molti ragazzi che stanno entrando nella scena provando a farsi un nome nel mondo. Il problema per questi giovani rapper, come Central, che cercano di sfondare nel mondo della musica, è il governo inglese: infatti, negli ultimi due anni, aveva vietato a tutti gli street rapper che producevano canzoni drill di esibirsi dal vivo per via dei loro testi e per via di come si vestivano o delle origini che avevano. Molte persone, infatti, associavano questi rapper al mondo della violenza solo per alcune parole che dicevano nei loro testi. Dopo un paio di anni il governo inglese ha poi deciso di “chiudere un occhio”, grazie soprattutto alla popolarità che ebbe quel genere e ai guadagni altissimi che le loro etichette portano.
Questo mondo giunge anche nella nostra Italia, dove molti rapper hanno cominciato ad usare e vestirsi come il genere londinese, creando però molte critiche, come accaduto in Inghilterra.
È chiaro, però, che nessuna persona può decidere come un altro possa vestirsi o che musica possa fare nella vita, soprattutto adesso che questo nuovo genere sta cominciando a fare numeri molto alti. Sicuramente in futuro ci saranno molti altri rapper che useranno questo approccio e questo stile di vita quindi ormai il cambiamento non può più essere fermato.
1 Comment
Gentile Lorenzo,
stamattina abbiamo letto il tuo articolo durante la nostra lezione di musica al Liceo Marconi di Parma.
Grazie!
Sara Dieci (prof) e la classe 1P