UN PATRIMONIO INESTIMABILE AL CENTRO DELL’ITALIA
Un posto da visitare almeno una volta nella propria vita sono le gallerie degli Uffizi a Firenze. Un museo che ospita un patrimonio inestimabile della storia dell’arte, dal Medioevo all’età moderna. Qui è possibile ammirare capolavori di Giotto, piuttosto che Caravaggio o Leonardo Da Vinci.
Questa ricca esposizione è ospitata in una struttura realizzata in ordine dorico, costruita tra il 1560 ed il 1580 su un progetto di Giorgio Vasari. Il palazzo è strutturato su tre piani eguali composti da due corpi longitudinali collegati da un lato più corto, facendo così nascere un complesso a forma di “U”. I tre corridoi che, corrispondentemente al percorso vengono nominati : corridoio di levante, corridoio di mezzogiorno e corridoio di ponente. Prendono il nome dalla loro posizione. Il primo infatti è rivolto verso occidente, il secondo, più corto, funge da collegamento tra il primo e l’ultimo corridoio, il terzo, invece, è situato verso oriente.
Tutti gli ambienti sono completamente affrescati ed illuminati da ampie vetrate che riconducono all’originale utilizzo di loggia della struttura.
Non molto tempo fa, ho avuto l’occasione insieme ai miei compagni di classe, di visitare questa città ed il suo patrimonio. Era la seconda volta in cui le facevo visita e l’opinione che ne avevo non era poi così magnifica come ne sentivo parlare da tutti. Ero, però, consapevole del fatto che la memoria avrebbe potuto ingannarmi dati i vari anni passati da quella prima visita.
Il mio presentimento era corretto. Ciò che ho visto ha completamente ribaltato li mio parere a riguardo, tutto quello splendore, tutto quel capitale culturale, non poteva fare altro che farmi innamorare di ogni cosa su cui posassi gli occhi.
Il mio cuore, però, è rimasto alla “Nascita di Venere” di Botticelli. Un dipinto maestosamente grande che quando lo guardi pare assorbirti all’interno della scena. Nel momento in cui lo vedi per la prima volta pare che il tuo cuore faccia un balzo e più ti avvicini più ti sembra di perdere l’utilizzo delle parole. Cammini con lo sguardo fisso sulla tela, come ipnotizzato, fino ad arrivarci di fronte completamente estasiato. Fermo immobile ad ammirare tutta quella bellezza ti scende quasi una lacrima. Il tempo pare essersi fermato mentre tu scruti ogni piccolo particolare del dipinto. Rimarresti in quel punto per ore, ma devi continuare la tua visita e ti ricordi di non essere il solo ad essere lì per ammirare quella maestosità. Esci così da quella sorta di bolla in cui eri e riprendi a camminare. Allontanandoti ti rendi conto di aver provato delle emozioni impagabili che ricorderai per il resto della tua vita.
Credo che tutti dovrebbero concedersi la possibilità di provare un’esperienza simile, non unicamente con questo dipinto, ma con qualsiasi opera d’arte presente. Consiglio, quindi, a tutti una visita a questo museo, anche perché la reputo un’esperienza indimenticabile da dover aggiungere per forza al proprio bagaglio culturale.