
Futuro: paura e ansia per gli adolescenti
Da bambini, uno dei tanti timori era quello di tornare a casa e raccontare ai propri genitori di aver preso un brutto voto a scuola. Una volta cresciuti e diventati maturi, questa preoccupazione cambia totalmente. Infatti, la maggior parte degli adolescenti va a dormire con in mente un solo pensiero: come sarò nel mio futuro?

Questa preoccupazione tende spesso ad apparire insistentemente quando ci si avvicina all’ultimo anno di scuola superiore. Tutto quanto, infatti, sembra apparire più complicato, il tempo sempre più ridotto e la quantità di attività da svolgere in esponenziale crescita. Il momento, però, di maggiore decisione si presenta quando ci viene posta una delle domande più importanti per noi stessi: cosa vuoi fare dopo la scuola superiore? In quell’istante iniziano a sorgere numerosi dubbi, in quanto i giovani d’oggi sono molto influenzati dalla società da ciò che accade in tutto il mondo, che influenza in maniera negativa ogni tipologia di pensiero. Ciò, infatti, si verifica perché dentro di noi entra un presagio negativo della vita futura, che costringe a cercare una soluzione che possa portare a una situazione di vita stabile negli anni a venire.
Nonostante ciò, una mente giovane tende a ingrandire i dubbi che possono sorgere, portando il corpo di conseguenza, ad affrontare le giornate in maniera tesa e scontrosa, anche nel momento in cui ci rapportiamo con le altre persone. Ciò perché si è immersi in una fitta nebbia, che non permette di scorgere le possibili “vie di fuga” da questo stato di non benessere. Il timore di non trovare lavoro, di non riuscire a raggiungere una propria indipendenza economica e iniziare, di conseguenza, una vita autonoma, il dubbio di aver intrapreso un percorso di studi sbagliato e, soprattutto, di non riuscire a compiere delle decisioni giuste rispetto al futuro, sono tutti pensieri che contribuiscono a dare un senso di smarrimento nelle vite degli adolescenti. Capita spesso che non si riescano a tollerare dei fallimenti che si possono incontrare negli esami o nel mondo lavorativo. Questo avviene perché si percepisce l’errore come un aspetto che mette in discussione l’immagine di sé. Tutto ciò degenera, successivamente, in una visione più generale, che prevede un possibile fallimento nel proprio percorso futuro.
A causa, infatti, della società moderna, il carattere adolescenziale ha subito enormi cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda il concetto di bravura. Oggi giorno si tende a cercare un metodo di paragone con altre persone, trasformando il proprio pensiero in un sentimento di invidia. A scuola, per esempio, si “gareggia” per vedere chi degli alunni della classe ha conseguito al meglio un compito scritto. Così facendo, la propria mente tende ad autocriticarsi in maniera negativa, sfociando, dunque in una visione pessimistica delle proprie capacità. Ciò viene anche alimentato dai risultati che spesso si vogliono far vedere ai propri genitori. Questi ultimi, infatti, tendono a rimproverare il proprio figlio quando ritorna a casa da scuola con un voto negativo. Nonostante questa ramanzina possa sembrare bonaria agli occhi del genitore, nella mente di un ragazzo la percezione è completamente diversa. L’autostima cala, il pensiero di non essere abbastanza bravo aumenta, andando a influenzare notevolmente la visione del proprio avvenire. Proprio per questo motivo, la persona che avevamo immaginato come padrona del nostro futuro, inizia man mano a scomparire, lasciando uno spazio vuoto.
È proprio nel periodo della scuola superiore che ogni studente deve mantenere costante l’idea di pensare e agire per se stessi nel presente. Ciò non significa evitare di porsi obiettivi, ma di godersi le piccole gioie che con la tanta fatica si possono ottenere nella vita di tutti i giorni. Bisogna considerare, però, anche le delusioni e i problemi che si possono interfacciare, considerandoli non come un qualcosa di negativo, ma come un’opportunità. Infatti, le critiche che le persone muovono nei nostri confronti, non devono essere motivo di paura o ansia, bensì delle semplici frasi che non devono diventare motivo di vergogna. Vivere con la consapevolezza che ogni azione che portiamo a termine sia necessariamente giusta in quel momento, è l’unico modo per poter affrontare le giornate senza preoccupazione del futuro. Abbattiamo tutti quei pregiudizi che vanno a influenzare i nostri pensieri, abbattiamo la vergogna di un brutto voto, intraprendiamo un percorso di studi invece di un altro, facciamo tutto ciò che riteniamo giusto in quel preciso momento. Il futuro è un paragrafo della vita che si scoprirà solo man mano e che verrà determinato solo se decidiamo di non rimanere bloccati nelle nostre paure.
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