
La solitudine
Perché agli adolescenti interessa tanto il fatto di sentirsi soli? Nell’età in cui amicizie, amori e risate dovrebbero essere al centro di tutto, l’unica cosa che vedono è la solitudine che li circonda.
Tutti noi abbiamo in mente cosa sia questa sensazione: per qualcuno significa non avere nessuno intorno
ed essere da soli in una stanza, altri si ritrovano soli tra la gente, in mezzo alla confusione e a centinaia di volti. La solitudine, per definizione, è un sentimento nel quale l’individuo si isola per scelta propria oppure perché ostracizzato dagli altri esseri umani; questo stato di isolamento comporta nella persona interessata un rapporto spesso privilegiato con se stessa. La solitudine è una condizione che, nella maggior parte dei casi, si presenta verso la mezz’età, più si invecchia e più si trascorre il tempo con chi si vede allo specchio. È inevitabile cominciare a perdere i rapporti con colleghi, amici, parenti e, purtroppo, soprattutto con i figli.
Il problema nasce quando l’isolamento avviene in giovane età, infatti gli adolescenti sono i primi ad ammettere di sentirsi soli. La solitudine, durante questo periodo della vita, è associata alla depressione e all’ansia. L’individuo diventa diffidente nei confronti degli altri e vede il mondo come un luogo minaccioso, questo lo porterà ad isolarsi ulteriormente, generando ancora più solitudine. Gran parte dei giovani ha sostituito le sane relazioni con quelle digitali per non dover affrontare la timidezza del ritrovarsi faccia a faccia con qualcuno. I ragazzi hanno bisogno di comunicare e la tendenza all’isolamento, anche se sono connessi con centinaia di persone via internet, inevitabilmente li porterà ad uno stato di tristezza. La solitudine va presa sempre in considerazione, perché può portare una persona a cambiare il proprio carattere, chiudendosi in se stessa, o, nel peggiore dei casi, al suicidio.
La solitudine sarà sempre causa di lamentele tra i ragazzi, ma la nostra mente, in questo isolamento, può creare uno stato di tranquillità, portandoci a vederlo come un ottimo rifugio dalla realtà. Anche se la possibilità di stare con gli amici c’è, un individuo che si sente solo preferisce non socializzare e ciò che lo farà soffrire sarà il bisogno di auto escludersi, perché gli farà credere di essere diverso dagli altri.
Tag:Solitudine




