Gli occhi fanno socializzare
Gli occhi al centro dell’analisi sociale. La pandemia ci ha portato ad osservare più le persone, ponendo così gli occhi al centro dell’analisi sociale, mettendo in risalto lo sguardo.
In questo periodo di pandemia mi sono ritrovata a riflettere su cosa è importante per i nostri rapporti personali. Scopro, con mio grande stupore, che gli occhi sono diventati l’unica parte che noi usiamo per comprendere una persona. Ci stiamo abituando alla mascherina che cela la bocca, per questo facciamo fatica a parlare e, a volte, dobbiamo persino bisogno di ripetere perché non veniamo compresi dall’interlocutore. L’udito è infatti legato alla parola, che diventa quasi rarefatta.
Mi capita, invece, di fermarmi ed osservare le persone. Mi chiedo se, nascoste dai vari colori delle mascherine, non siano tutte uguali, ma diverse nelle loro storie di vita. Il contatto visivo tra due persone sconosciute, che si scrutano per la prima volta, può far innescare una sequenza di processi cerebrali che, con il linguaggio comune, si può definire “chimica”.
Guardare e osservare non è la stessa cosa; quando si guarda lo si fa distrattamente, osservare, invece, è comprendere a fondo la figura o l’oggetto che ha catturato la nostra attenzione. Trovo bellissimo parlare con le altre persone e vederle sorridere con gli occhi senza necessariamente vedere il resto del loro volto, perché, anche se può sembrare insignificante, questi ci possono comunicare molto. Occhi tristi curvati all’ingiù, umidi per il pianto, gonfi di stanchezza, socchiusi dalla rabbia; se si impara a guardare queste piccole rifiniture della persona, saremmo in grado di aiutare il prossimo senza molti sforzi. Dovremmo fermarci, bastano solo pochi secondi e riusciremmo a comprendere questi valori fondamentali.
Credo, inoltre, che guardare il mondo con una nota positiva non migliori le cose, anzi, le peggiori soltanto; bisogna essere consapevoli degli aspetti negativi e cercare di non sprofondare in essi.
Dicono che gli occhi siano lo specchio dell’anima e sono convinta che questo sia immensamente vero. Come proferì Guido Cavalcanti “…e gli occhi in prima generan l’amore…” (e gli occhi per primi generano amore), questo sottolinea quanto essi siano fondamentali nel relazionarsi con le persone.
Ci si innamora guardandosi anche nel silenzio delle parole non dette, ci si addormenta sprofondando nei sogni che vediamo chiaramente. In questo mondo fatto di corsa in cui non possiamo neanche toccarci o abbracciarci, cerchiamo di fare tutto questo con i nostri sguardi potremmo regalarci istanti bellissimi.