
Il Liceo “Don Milani” incontra il Leo Club di Udine
Alcune classi del nostro istituto hanno partecipato a una serie di progetti di sensibilizzazione e volontariato promossi dal Leo Club di Udine. Tali attività, rese possibili grazie al coinvolgimento della scuola da parte di un ex studente del Liceo membro di questa associazione, si sono articolate in tre momenti distinti nel periodo compreso tra novembre e febbraio.
Il primo incontro, che si è svolto lunedì 27 novembre, ha coinvolto alcuni studenti delle classi terza e quarta che si sono recati presso il padiglione 6 dell’ospedale di Udine per assistere a una riunione dello staff del centro CUDICA, centro unico per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Durante l’incontro, lo staff del centro, che include psicologi, psichiatri, educatrici, infermiere, una dietista e un’OSS hanno fornito alcune informazioni agli studenti che hanno avuto la possibilità di comprendere che i disturbi alimentari sono un aspetto sul quale c’è ancora molto da imparare. Infatti, tutto il personale ha saputo evidenziare i principali aspetti di questa vera e propria malattia mantenendo un tono professionale ma allo stesso tempo spiegando i concetti in maniera chiara e semplice. Durante questa visita, i ragazzi hanno anche potuto visitare anche le stanze che ospitano il centro diurno e vedere alcune delle attività svolte dalle pazienti.
Il secondo progetto si è svolto il 10 dicembre quando alcuni studenti sono stati coinvolti nella vendita di panettoncini in Piazza Matteotti, il cui ricavato è stato devoluto per l’acquisto di bastoni elettrici per persone ipo e non vedenti.
La terza attività, che ha coinvolto tutti gli studenti delle classi terza, quarta e quinta ha avuto luogo il 23 febbraio presso il nostro istituto. Si è trattato di un nuovo incontro con lo staff del centro CUDICA durante il quale gli esperti, alcuni ex pazienti o loro familiari hanno raccontato la loro personale esperienza. Particolare risalto è stato posto sulle cause dei disturbi alimentari e sugli atteggiamenti che li favoriscono, concentrandosi in modo specifico sui risvolti psicologici. I momenti che hanno coinvolto maggiormente i ragazzi dal punto di vista emotivo sono stati gli interventi dell’ex paziente e di una madre, perché hanno affrontato l’argomento in modo diretto e personale raccontando appieno la loro esperienza.
Queste tre esperienze sono state utili in quanto hanno permesso agli studenti di approfondire le loro conoscenze e di acquisire maggiore consapevolezza riguardo i comportamenti da mettere in atto quando c’è il sospetto di un possibile disturbo alimentare.















