La cultura siciliana e l’800A

In Sicilia la cultura popolare è dettata da un retaggio derivato dall’isolamento geografico della regione. Grazie a questa caratteristica le usanze, la lingua, i cibi, i costumi e i giochi si sono conservati e fanno, tutt’ora, parte del bagaglio culturale di ogni siciliano. Altri elementi, però, rendono la cultura siciliana unica nel suo genere, in quanto essa si aggiorna continuamente. Questi “aggiornamenti culturali” che si sono verificati recentemente sono legati alla comunicazione: essendo una regione relativamente grande e isolata, la Sicilia ha conservato la sua lingua senza contaminarla da altri dialetti italiani, anche coniando dei neologismi.
Un esempio?
L'”ape piaggio” ( in dialetto “apa”) è uno dei veicoli più usati in tutta la Sicilia, siccome ha un utilizzo come trasporto agricolo ed è poco costosa; nella lingua dialettale siciliana “l’apa” ha integrato l’articolo della parola nella parola stessa divenendo, così, “la lapa”, piuttosto che “l’apa”.
Allo stesso modo, si sono verificati recentemente altri fenomeni di questo tipo.
Una delle esclamazioni più usate dai siciliani, oltre a “minchia”, è “SUCA”, una frase idiomatica usata per comunicare insulto, dissenso, ironia, verso persone o istituzioni. Sin dagli anni ’80 i ragazzi erano soliti vandalizzare strutture, scuole e strade scrivendo la parola “SUCA” con bombolette spray. I proprietari delle strutture deturpate cercavano di rattoppare, ma in poco tempo la scritta era di nuovo presente sulla struttura. Per questo motivo i proprietari delle strutture preferivano trasformare la scritta “SUCA” in “800A”, piuttosto che riparare al danno. Lo stesso fenomeno si è verificato in tutta l’isola mediterranea fino a renderlo un fatto condiviso da tutti. Grazie alla diffusione del social media “800A” significa “SUCA” in tutta Italia. Il significato metaforico di questo fatto culturale è che “nascondendo la polvere sotto al tappeto non hai pulito la stanza, hai solamente sporcato il tappeto”.