
La regole dell’educazione stradale
I miei genitori mi raccontano che quando loro erano a scuola c’era una materia di cui ora non si parla più: ”l’educazione civica”. Una costola di questa materia che si insegnava addirittura alle scuole elementari era l’educazione stradale. Infatti, era necessario, che già in tenera età i ragazzi sapessero districarsi nel traffico cittadino pur essendo ancora pedoni o ciclisti in erba. L’inesperienza dettata dalla giovane età, e dal fatto di non conoscere le segnaletiche che governano le regole del codice della strada avrebbero portato a pericoli in maniera inconsapevole. Qui di seguito alcune regole sull’educazione stradale. A parte le regole che tutti dovrebbero conoscere è necessario considerare che le persone dotate di patente non sempre ne conoscono le regole, e invece qualche volta sono indotti a comportamenti sbagliati come ad esempio a guidare a una velocità eccessiva. I giovani individui in essa ci trovano un modo per esprimersi e creano il desiderio di onnipotenza capace di raggiungere traguardi ineguagliabili. Dal canto nostro dopo aver seguito e compreso le regole dobbiamo considerare i comportamenti sbagliati degli altri, infatti non è giusto rischiare inutilmente la vita. In questo caso è meglio essere prudenti ed accondiscendenti verso le persone esuberanti. Le statistiche del numero di incidenti che hanno provocato morti, feriti gravi sono in numero impressionante. In particolare non si considera che in città, nonostante la velocità più bassa possano esserci incidenti ugualmente gravi. Consideriamo l’insieme di molte categorie di mezzi biciclette , auto , autocarri che promiscuamente circolano insieme con le loro peculiarità. Non ultimo consideriamo la maggior affluenza di pedoni e quindi anche di fanciulli inesperti. Ultimamente mi guardo intorno e a questo proposito nonostante la pandemia in corso mi soffermo sulla “mandria” di ragazzi che vanno a scuola intontiti dalla musica che risuona nelle loro orecchie e che li fa credere di essere in un altro contesto non accorgendosi dei mezzi che gli sono intorno. Ogni tanto mi chiedo come fanno ad arrivare a casa sani e salvi.
Consideriamo altrettanto nuovi mezzi di trasporto ovvero i monopattini che non richiedono patenti specifiche ma ritengo che siano altamente pericolosi per la sicurezza di tutti, infatti la loro velocità non sempre è adeguata alle situazioni che si vengono a creare. Per tutte queste considerazioni elencate dovremmo prendere atto dell’importanza dell’educazione stradale che rivela la sua maturità e il suo atteggiamento positivo verso gli altri e per questo dovrebbero essere più conosciute. Concludo nel dire che le strade oltre a essere sicure per i giovani sono anche servite a mettere in comunicazione gli uomini quindi sono uno strumento di rapporto, di relazione e di progresso ovvero uno strumento di vita.



