
L’importanza delle lingue straniere
Mi chiedo spesso, dopo aver eseguito alcune indagini perché l’inglese abbia il più alto numero di parlanti al mondo, nonostante il cinese mandarino sia la lingua con il più alto numero di madre lingua, ossia circa 920 milioni. Mi chiedo anche perché oggi sia così importante conoscere una lingua straniera per far parte di un mondo i cui confini sono ormai solo virtuali. Credo che le ragioni siano le seguenti:
a) Globalizzazione
La globalizzazione, secondo il vocabolario, è “un fenomeno di unificazione dei mercati a livello mondiale, consentito dalla diffusione delle innovazioni tecnologiche, specie nel campo della telematica, che hanno spinto verso modelli di consumo e di produzione più uniformi e sempre più simili tra di loro”. La globalizzazione ha, quindi, portato al fenomeno della diffusione di modelli culturali globali che tendono a far venire meno, soprattutto tra i giovani, le tradizioni locali, ma soprattutto ha favorito in misura universale la diffusione della lingua inglese.
b) La diffusione del viaggio nella cultura di massa.
Una volta non viaggiavano tutti, l’esperienza del viaggio ( pensiamo al Gran Tour della fine del 1800) era riservata alla fasce della popolazione più ricche, che non avevano bisogno di lavorare in quanto facevano gli intellettuali o gli artisti di professione. Erano esperienze costose, talvolta richiedevano molto tempo e non erano, quindi, alla portata di tutti. Oggi, fortunatamente, non è più così: viaggiamo tutti e andiamo ovunque grazie all’evoluzione della tecnologia e, quindi, all’abbassamento dei prezzi dei mezzi di spostamento, soprattutto degli aerei. In un paio d’ore si può essere nelle capitali di tutta Europa, in una settimana arrivare e visitare New York; insomma, il mondo sembra essere oramai casa di tutti. E che lingua si parla? L’inglese.
c) L’inglese è diventato la lingua predominante nel mondo accademico, scientifico e della ricerca.
Gran parte della conoscenza scientifica e delle pubblicazioni accademiche vengono scritte in inglese, rendendo necessario per i ricercatori e gli accademici imparare l’inglese per poter partecipare e contribuire alla ricerca a livello mondiale.
d) L’industria dell’intrattenimento, con il cinema hollywoodiano, la musica e la letteratura di lingua
inglese hanno esportato la cultura di lingua inglese, contribuendo alla sua diffusione come lingua di
consumo culturale.
Questo è accaduto per diverse ragioni:
1) Potere economico e tecnologico degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti, che hanno adottato l’inglese come lingua ufficiale dopo l’indipendenza dal Regno Unito (4 luglio 1776), sono diventati una superpotenza economica e tecnologica nel corso del XX secolo. L’influenza culturale, politica ed economica degli Stati Uniti ha contribuito alla diffusione dell’inglese come lingua degli affari internazionali, del commercio e della tecnologia. Le principali aziende multinazionali, le organizzazioni internazionali e le piattaforme digitali utilizzano l’inglese come lingua di lavoro e comunicazione, consentendo così la sua adozione a livello globale. Alcune multinazionali con sede nelle più diverse città del mondo adottano come lingua ufficiale dell’azienda l’inglese.
2) L’era del colonialismo inglese e il Commonwealth.
Ci siamo mai chiesti perché un indiano parla l’inglese esattamente come se fosse la sua madrelingua? E perché gli Indiani vivano nel Regno Unito da generazioni e sono perfettamente integrati? Semplicemente perché l’India era la più grande colonia inglese, resasi indipendente solo nel 1947. Non si deve poi dimenticare che Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda hanno ereditato l’inglese come lingua ufficiale dal colonizzazione britannica. Questo impero coloniale ha reso l’inglese una lingua di scambio e comunicazione tra i vari territori e ha gettato le basi per la sua diffusione globale.
3) Facilità di apprendimento.
L’inglese è noto per essere relativamente facile da imparare rispetto ad altre lingue, grazie alla sua grammatica semplice, ma, soprattutto, alla sua flessibilità poiché è una lingua adattabile e in continua evoluzione. Per questo ha permesso l’integrazione di prestiti linguistici da altre culture e lingue, rendendolo ancora più accessibile.
Quindi, oggi, sembrerebbe che per queste ragioni l’inglese venga parlato da 1 miliardo e mezzo di
persone, contro circa mezzo milione di effettivi madrelingua. Se non si conosce l’inglese oggi non si trova un posto di lavoro, è diventato come la patente di guida, un requisito che viene dato quasi per scontato. Eppure non è stato sempre così. Solo nel corso del XX secolo, dopo la seconda guerra mondiale, l’inglese è divenuto la lingua più usata, superando il francese, che a sua volta aveva sostituito il latino nella comunicazione diplomatica e scientifica. Infatti, nel secondo dopoguerra, mentre l’Europa stava ricostruendo i suoi pezzi, gli USA avviarono una grande espansione. Insieme al grande potere delle imprese americane, questo provocò il grande rafforzamento dell’ inglese come lingua principale del commercio mondiale.
E l’Esperanto?
Me ne ha parlato mia madre e anche mia nonna, ma nessuno la usa più e sa che cos’è? L’Esperanto è una lingua artificiale iniziata tra il 1872 e il 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof, che ha lo scopo di fornire uno strumento accessibile e semplice per il dialogo internazionale, che possa garantire comprensione e pace con la creazione di una seconda lingua appartenente all’umanità e non a una particolare Nazione. Una lingua, quindi, studiata e proposta a tavolino come mezzo di unificazione tra i popoli. Vari studi hanno suggerito che le forme dell’Esperanto ne permettono l’apprendimento facilmente; altre indagini dimostrano come dei ragazzi che hanno studiato l’Esperanto apprendano più facilmente un’altra lingua straniera. Zamenhof pensava che l’assenza o difficoltà di dialogo dovuta alle differenze linguistiche creasse incomprensioni, e fosse stata più volte causa di violenza nel corso della storia. Una lingua come questa quindi avrebbe facilitato la comunicazione e la pace tra i popoli. Un riassunto abbastanza chiaro sulle caratteristiche della lingua è dato dalla bandiera dell’Esperanto, che è formata da un fondo verde
che sull’angolo superiore sinistro presenta un riquadro bianco nel quale sta una stella verde a 5 punte. La stella a cinque punte rappresenta i cinque continenti abitati, il colore verde la speranza di un futuro migliore, mentre il bianco rappresenta la neutralità e la pace. La lingua è data da un insieme di lingue e grammatiche diverse ed è parlata oggi da poco più di 1 milione e mezzo di parlanti soprattutto nell’Europa dell’Est e in Cina e si può considerare un esperimento fallito. Perché l’inglese l’ha ampiamente rimpiazzato, sostituendone anche una possibile sperimentazione.
Da ultimo abbiamo lo spagnolo…. conta 560 milioni di parlanti ed è la quinta lingua più diffusa al mondo dopo l’inglese e il cinese. La sua diffusione è dovuta soprattutto alla grazie alla natalità dei paesi dell’America Latina e alla grande presenza di materie prime nel Sud America.