
La didattica delle tre I
Molte persone ritengono che la scuola non sia più un vero luogo dell’apprendimento e una palestra nella quale gli studenti apprendono competenze effettivamente spendibili nel mondo reale. Nel corso degli anni, quest’opinione si è diffusa sempre di più e ha portato ad elaborare diverse teorie didattiche. Una di queste è la cosiddetta “didattica delle tre I”.
Questo approccio non è nuovo nel panorama scolastico italiano. L’importanza attribuita alle tre I è stato, infatti, uno degli aspetti che sia volevano sviluppare all’interno della celebre e discussa Riforma Moratti del 2003, benché la loro applicazione concreta sia stata piuttosto limitata.
In realtà, nella volontà di rendere i propri studenti consapevoli attori attivi della società in cui vivono, il Liceo Scientifico “Don Lorenzo Milani” ritrova in questi tre aspetti uno dei fondamenti del suo approccio.
Didattica delle tre I: di cosa si tratta?
Secondo questo tipo di approccio, le aree su cui la scuola dovrebbe soffermarsi in modo specifico sono rappresentate da: informatica, impresa e inglese. Tali competenze vengono generalmente riconosciute come fondamentali per la società nella quale viviamo. Perché?
Informatica
In molti sorrideranno nel pensare che la scuola debba occuparsi della formazione informatica delle nuove generazioni, visto che i ragazzi di oggi sono nati e sono quotidianamente immersi nel mondo della tecnologia. Ma i giovani sanno realmente utilizzare in modo corretto le risorse a loro disposizione per ottenere un beneficio concreto? E l’approccio didattico tradizionale e teorico è effettivamente efficace per formare in modo corretto i giovani in questo contesto?
Con le dovute eccezioni, alla risposta a queste domande è generalmente negativa. Ecco perché, proprio riconoscendo alle abilità informatiche un ruolo di prim’ordine nella società, all’interno della nostra scuola esse vengono affrontate in modo specifico e legate al raggiungimento del patentino ICDL e di altre certificazioni più avanzate e specifiche.
Impresa
La seconda I è legata al fatto che la scuola dovrebbe essere il luogo nel quale gli studenti possono avvicinarsi all’idea del fare impresa e questa istituzione diventerebbe legata alla volontà di trasmettere ai ragazzi il desiderio di diventare imprenditori.
Tuttavia, non tutti gli studenti hanno l’interesse o la volontà di diventare imprenditori. Chiaramente, però, il contesto scolastico è quello in cui gli studenti gettano le basi per il loro futuro lavorativo ed è anche il luogo in cui si fornisce un orientamento serio e costruttivo per il futuro di ogni ragazzo. Da qui emerge la volontà di integrare concretamente orientamento precoce e PCTO. Nel corso del terzo anno, gli studenti vengono sottoposti a un test di orientamento. Sulla base dei risultati, il Liceo attiverà uno specifico percorso PCTO rispondente alle caratteristiche di ogni singolo studente.
Inglese
Ormai è risaputo che l’inglese sia diventata la lingua franca, ovvero un elemento essenziale al fine di rendere possibile la comunicazione in un mondo sempre più globalizzato. Ma sapere l’inglese significa conoscere perfettamente le regole grammaticali della lingua o tutte le opere scritte da un autore anglofono? Non sarebbe, forse, più utile certificare delle competenze comunicative effettivamente spendibili e legate a contesti d’uso quotidiano?
Per questo motivo, oltre ad un approccio fortemente comunicativo, il Liceo Scientifico “Don Milani” si pone l’obiettivo di certificare le competenze linguistiche. I test scelti sono il PET, l’FCE e il CAE forniti dalla Cambridge Assessment English e riconosciuti dalla pressoché totalità degli atenei italiani ed internazionali.
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